Il diario creativo: un tema che ho ritrovato ieri online in una conferenza di venti minuti di Teresa Amabile, docente alla Harvard Business School e una delle maggiori esperte di creatività, in particolare nel mondo del business.
“Cosa hanno in comune il generale Patton, la conduttrice televisiva Oprah Winfrey, il fotografo Edward Weston e l’artista Andy Wahrol?”
chiede la prof. in apertura.
Tutti hanno scritto appassionatamente un diario per tutta la vita, dove appuntavano giorno per giorno dai grandi avvenimenti alle emozioni, fino a piccole scoperte e illuminazioni.
Sono o erano persone occupatissime, eppure hanno dedicato o dedicano alle note quotidiane almeno una parte, anche minima, della loro giornata. Perché? Per una loro eccentricità? Perché sono smemorati? O perché così è più facile passare alla storia?
No, solo perché scrivere un diario è terribilmente utile. Aiuta a conoscersi, a migliorare, a superare i momenti difficili. A vivere – come ci dice Teresa Amabile – una vita professionale felice, produttiva, creativa e piena di motivazione. Il sogno di tutti, insomma.
Per capire meglio perché il diario creativo funziona così bene, la professoressa chiede a tutti i suoi studenti di Harvard di tenerne uno e ha inoltre svolto una ricerca durata dieci anni, che ha coinvolto più di 200 professionisti in tutti i settori di mercato per un totale di 12.000 note quotidiane.
Tenere un diario lungo un intero progetto creativo, per un mese o per tutta la vita, ha almeno quattro vantaggi:
- celebrare i piccoli successi
a volte i progressi sono minimi, ma tenerne traccia non li fa svanire; il solo fatto di scriverli permette di analizzarli e di capire cosa li ha provocati, di trarne incoraggiamento - pianificare i prossimi passi
alla fine della giornata aiuta mettere nero su bianco i buoni propositi, da ritrovare pronti l’indomani - nutrire la crescita personale
se annotiamo anche emozioni, reazioni e frustrazioni, rileggendo nel tempo vedremo con più chiarezza i nostri modelli di comportamento e questo ci aiuterà a migliorare - coltivare la pazienza
ancora rileggendo, capiremo quanto ci ha aiutato perseverare e non scoraggiarci nei momenti difficili.
Il più importante è il punto 1, tanto che la professoressa ci ha scritto il suo libro più famoso: The Progress Principle. La consapevolezza anche del più piccolo progresso può avere un impatto enorme sulla creatività e la motivazione.
E se pensiamo di essere troppo occupati per tenere ora un diario professionale creativo, è proprio questo il momento in cui ci è più utile, ci esorta la prof. e ci incoraggia con alcuni consigli:
- cominciare in piccolo
all’inizio basta impegnarsi a scrivere anche solo cinque minuti al giorno, o solo su un unico progetto - scrivere sempre alla stessa ora
così è più facile mantenere l’impegno, per esempio a fine giornata - instaurare un piccolo rituale che aiuta a ricordare
per esempio mettere il quaderno e la matita sul comodino - trovare il proprio strumento
Teresa Amabile trova personalmente più efficaci i taccuini di carta e consiglia di procurarsene uno proprio bello, ma indica anche strumenti online come iDoneThis, che vi invia una domanda al giorno, tiene traccia di tutte le note e le riorganizza in forme diverse - rilassarsi e sgombrare la mente
prima di scrivere, aiuta riflettere sugli eventi e le emozioni della giornata - scrivere, disegnare, scarabocchiare…
tutto va bene.
E infine, cosa annotare?
- progressi e fallimenti
i primi incoraggiano, i secondi (che di solito tendiamo a rimuovere) ci fanno riflettere su cosa non ha funzionato o dove abbiamo sbagliato - momenti di chiarezza
i crystal moments sono le “cose meravigliose che accadono durante il giorno”: piccole illuminazioni, visioni e idee che durano pochissimo e che tendono a svanire se non le fermiamo subito - inconvenienti e cose sgradevoli
scrivendo le elaboriamo, le capiamo e spesso ce ne liberiamo - un piccolo progresso catalizzatore di energie per l’indomani
dà senso alla giornata appena trascorsa e ci aiuta a inaugurare bene quella che ci aspetta - qualsiasi cosa!
se pensiamo sia utile.
Il diario professionale creativo è utile giorno per giorno, ma molto di più sui tempi lunghi, perché sono le riletture che fanno vedere con chiarezza modelli di comportamento, cambiamenti, successi. Cose che si possono cogliere solo a distanza, anche di anni. Chiunque tenga un diario dei propri sogni, conosce bene quella bellissima sensazione di vedere emergere un senso e un destino da centinaia di microtesti apparentemente sconnessi, annotati di prima mattina prima che le avventure notturne svaniscano.
E ora, se vi va, ecco la professoressa Amabile in originale: